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DA DOVE ARRIVA IL CAPPERO?
Il cappero (Capparis spinosa) cresce su un cespuglio spinoso perenne che presenta grandi fiori bianchi (a volte anche rosa) e foglie carnose grasse. Il cappero è un bocciolo ed è la parte che viene comunemente raccolta per scopi culinari.
Si trova generalmente oggi nella regione mediterranea e cresce spontaneamente sui muri o contro le rocce nelle zone costiere di tutta questa regione. Il germoglio commestibile così come il frutto (noto come la bacca del cappero) viene solitamente consumato e spesso messo in salamoia o salato.

C’è una grande varietà di piante che spiega la differenza nei capperi che acquistiamo dalle varie regioni. I germogli salati o in salamoia delle piante di cappero sono spesso usati come condimento o guarnizione e i frutti maturi, noti come bacche di cappero, sono usati più o meno allo stesso modo, specialmente dai ciprioti e dalla maggior parte dei mediterranei.

I capperi probabilmente sono originari delle regioni aride dell’Asia occidentale e centrale poiché sono stati usati lì per migliaia di anni – se ne parla nel Gilgamesh, forse la più antica storia scritta documentata e trovata su antiche tavolette di argilla sumere risalenti al c. 2700 a.C. Ne parla anche Apicio, così come Dioscoride, chirurgo dell’esercito di Nerone, il quale confermò che furono inizialmente usati dagli antichi greci che non solo li usavano come ingrediente in cucina, ma usavano anche le radici e le foglie della pianta per scopi medicinali.